Circoli indipendenti: dove vive la musica underground bolognese | UGO

Circoli indipendenti: dove vive la musica underground bolognese

Bologna è sempre stata culla di grande cultura: dalla musica, con il punk dei Nabat, al rap, con i Sangue Misto, dal fumetto di Paz al cinema di Pasolini. Tutta questa cultura, negli anni, ha tratto linfa vitale dai centri sociali e dai circoli indipendenti, da sempre disseminati dentro e fuori le mura del capoluogo emiliano. Oggi questa lunga tradizione ancora resiste, tra vecchie glorie e nuove realtà: seguiteci per scoprirle in questo percorso.

GRANATA

Granata - centro culturale e coworking

Si parte dal cuore pulsante della movida bolognese: il Pratello. Proprio qui, nell’ultima traversa a destra, in Via San Rocco 16, trova posto Granata, un circolo AICS, nato ormai da qualche anno, che ospita al suo interno anche un co-working. La programmazione a cui ci ha abituato nel tempo è della più varia: da serate di elettronica all’hip hop, dalle presentazioni di libri a dibattiti artistici. Dopo questi anni di pandemia, con la riapertura sono ritornati anche i format come “404”, con i suoi beat, dischi e campionatori suonati live da dj e producer della scena locale, e “DentroEControCultura”, incontri di fotografia in collaborazione con BUGzine. L’ambiente all’interno è forse il più curato di tutta questa selezione, con uno spiccato gusto in fatto di design e un piccolo giardino interno, dove rilassarsi e bere un ottimo drink.

DEV

Circolo DEV

Il DEV è nato da poco dal coraggio di una manciata di ragazzi che hanno aperto un circolo dedito alla musica in piena pandemia e sotto un palazzo in Via Capo di Lucca, in pieno centro storico, con le conseguenti difficoltà. Nonostante questo si sono rimboccati le maniche e hanno iniziato subito a carburare con una serie di eventi per gli amanti del punk e del metal, o in generale della musica estrema, portando sul suo palco una vera e propria serie di chicche per la musica underground. Sono partiti subito a bomba con eventi come i 10 anni dei Damn City, storica crew di regaz bolognesi, e il grande ritorno dopo qualche anno dei Face Your Enemy from Caserta. Anche qui all’interno trovate un bar ben servito e un’ottima selezione di cibo vegan.

EX CENTRALE

Ex Centrale (del latte)

Sì ok, Ex Centrale non è propriamente un circolo, ma il centro autogestito di un’associazione in Corticella. Il lavoro di riqualificazione dello spazio che è stato fatto dai ragazzi che lo hanno preso in mano è encomiabile, partendo da una struttura nella quale erano rimaste letteralmente 4 pareti e un tetto, hanno rimesso a nuovo tutto, creato l’accesso per le persone con difficoltà motorie, rimesso a nuovo il giardino e creato nuovi spazi al suo interno. Qui forse abbiamo l’offerta culturale più ampia, anche grazie all’ampiezza dei locali: per la musica trovano spazio tutte le sottoculture, dall’elettronica con Warehouse (che di recente ha ripreso a programmare le sue serate regolarmente) al Punk, dalla dub al rap; dall’altro lato Ex Centrale ha già dato una casa a varie iniziative artistiche, ospitando già alcune mostre di artisti emergenti, e si è ritagliata uno spazio anche nello sport popolare, con la stretta collaborazione che ha ha legato i suoi spazi alla Bolognina Boxe.

TANK

Tank - Serbatoio Culturale

Il TANK nasce dalla mente di tre donne all’interno di un capannone industriale sotto il ponte di Stalingrado. Qui la programmazione musicale è varia e spazia dal punk al post punk- industrial – dark all’elettronica e al clubbing, senza dimenticarsi delle tante mostre e presentazioni di libri e documentari, per un’offerta culturale a 360 gradi abbracciando linguaggi e generi della scena underground. Al Tank va il grandissimo merito di aver riportato in auge una tradizione del punk, i matinée con il format CBGB, che fin dal primo appuntamento hanno fatto fuoco e fiamme e portato sul palco alcune delle migliori band dello stivale come Hobos, Call The Cops, First Brawl e tanti altri. Decisamente apprezzato il grande giardino esterno, con il suo angolo bar dove potersi rinfrescare con una birra tra una band e l’altra.

VECCHIO SON

Vecchio Son ©Roberta Tagliaferri

Non possiamo che concludere questo tour con uno dei più importanti luoghi di aggregazione culturale di Bologna: il Vecchio Son. Fondato dal leggendario Steno dei Nabat è stato da sempre un punto di riferimento per il quartiere San Donato ospitando negli anni, oltre a tanti concerti, anche una sala prove, uno studio di registrazione e, fino a pochi anni fa, anche una palestra di arti marziali. Nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare durante la pandemia, il Vecchio son è ancora in piedi e fa tanto bene alla città.

Bologna continua la sua lunga tradizione di vivacità dal punto di vista culturale e musicale, nei luoghi che vi abbiamo presentato, negli anni, sono nati tanti progetti o tanti hanno trovato una casa dove crescere e svilupparsi. Fatti un giro e sostieni anche tu questi circoli.

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